Lo chiamano uno stato interessante. È considerata una dolce attesa. La gravidanza fa parte di quelle esperienze di vita ricolme di emozioni, aspettative e paure. Anche il senso di responsabilità aumenta d’intensità, perché non si può più pensare solo a sé stessi, ma il pensiero è rivolto anche alla piccola creatura che si sta formando.

L’attenzione della futura mamma è dedicata non solo a tutti gli aspetti clinici, con tutti i controlli del caso, ma anche all’alimentazione. Perché come sappiamo tutti, “siamo quello che mangiamo”. 

In quest’articolo vedremo perché è importante l’alimentazione in gravidanza, cosa comportano i salumi in gravidanza e quale dovrebbe essere la dieta ottimale in questo frangente della vita della donna.

Perché l’alimentazione è importante in gravidanza?

L’alimentazione durante la gravidanza è importante sia per la madre che per il feto. Perché al feto fornisce i nutrienti essenziali per la sua crescita e sviluppo, mentre alla madre permette sia di prevenire carenze nutrizionali che di mantenere una buona salute durante tutti e nove i mesi di gestazione. Oltre a ciò una dieta adeguata può anche aiutare ad impedire complicazioni come il diabete gestazionale, la preeclampsia e l’aumento di peso eccessivo.

Per di più una cattiva alimentazione in gravidanza potrebbe provocare e aumentare il rischio di parto prematuro e un ritardo nello sviluppo del feto al presente e nel lungo termine lo potrebbe rendere soggetto a malattie croniche come l’obesità, il diabete o a malattie cardiache.

Di conseguenza è molto importante che le donne incinte seguano una dieta equilibrata per evitare questi pericoli e garantire una gravidanza sana. A questo scopo è importante anche considerare un altro aspetto legato all’alimentazione, le contaminazioni.

Il pericolo delle contaminazioni biologiche durante la gravidanza

L’alimentazione può anche influire sul rischio di infezioni batteriche durante la gravidanza. Per questo motivo è essenziale seguire pratiche di igiene alimentare adeguate, come lavare bene frutta e verdura, cuocere gli alimenti e conservarli a temperature appropriate, per evitare infezioni da Salmonella, Listeria, Toxoplasma o Escherichia coli.

Per quanto riguarda la cottura degli alimenti, ecco alcune temperature raccomandate: 

  • Carne rossa: almeno 63 °C
  • Pollame: almeno 74 °C 
  • Pesce: almeno 63 °C 
  • Uova: almeno 74 °C 
  • Latte e latticini: almeno 71 °C 

È importante verificare che la temperatura interna degli alimenti venga raggiunta utilizzando un termometro da cucina. Questo aiuterà a garantire che gli alimenti siano completamente cotti e che i batteri pericolosi siano stati uccisi. Cosa comportano questi batteri?

La salmonellosi

La Salmonella è un batterio che può causare una malattia chiamata febbre tifoide o salmonellosi. La salmonellosi può causare sintomi come diarrea, vomito, crampi allo stomaco, febbre e dolori muscolari. In alcuni casi, la salmonellosi può essere grave e richiedere un trattamento medico.

Nei casi più gravi, la salmonellosi può causare complicazioni come la setticemia e l’infezione del sangue, che possono essere pericolose sia per la madre che per il feto. Durante la gravidanza, la salmonellosi può anche causare un parto prematuro o un parto a termine di un bambino con basso peso alla nascita.

Per evitare la Salmonella è importante, oltre alle pratiche di igiene alimentare adeguate, evitare alimenti a rischio, come carne cruda, uova crude e latticini non pastorizzati.

Evitare le uova crude in gravidanza per il rischio di salmonellosi

La toxoplasmosi

La toxoplasmosi è un’infezione causata dal parassita Toxoplasma gondii. Può essere trasmessa attraverso l’ingestione di cibo o acqua contaminati con le feci di animali infetti, come gatti e maiali, o attraverso il contatto con la terra contaminata.

Durante la gravidanza, la toxoplasmosi può essere pericolosa per il feto, poiché può causare danni al sistema nervoso, alla vista e all’udito, oltre a una serie di altri problemi di salute.

La toxoplasmosi può essere pericolosa in qualsiasi momento durante la gravidanza, ma il periodo di maggior rischio è durante i primi tre mesi. In questa fase, il feto è ancora nella fase di sviluppo iniziale e un’infezione da Toxoplasma gondii può causare danni permanenti.

Se una donna incinta viene infettata da Toxoplasma gondii per la prima volta durante la gravidanza, il rischio per il feto è maggiore rispetto a una donna che ha già avuto la toxoplasmosi in precedenza e ha sviluppato gli anticorpi contro il parassita. 

La probabilità di ripetere questa infezione è molto bassa, ma in alcuni casi, è possibile che il parassita rimanga inattivo nel corpo e possa causare una riattivazione dell’infezione in un momento successivo.

Oltre ad un’adeguata igiene alimentare, per prevenire la toxoplasmosi durante la gravidanza, è importante evitare di mangiare carne cruda o poco cotta e di manipolare gatti o altri animali infetti senza protezioni adeguate. Inoltre, è importante evitare di mangiare frutta e verdura cruda se non sono state lavate con attenzione.

La listeriosi

La Listeria è un tipo di batterio che può causare la listeriosi, una malattia batterica potenzialmente grave. In gravidanza, la listeriosi può causare problemi al feto, tra cui aborto, prematurità o infezioni neonatali.

Per prevenire la listeriosi durante la gravidanza, è importante evitare alimenti ad alto rischio di contaminazione, anche in questo caso include la carne cruda o poco cotta, come la carne macinata, ma anche i prodotti a base di pesce crudo, come il sushi, i prodotti lattiero-caseari non pastorizzati, come il formaggio a pasta molle.

Come nel caso delle altre contaminazioni è essenziale lavare accuratamente frutta e verdura, seguire le istruzioni di cottura per gli alimenti e conservare gli alimenti a temperature appropriate per evitare la proliferazione dei batteri.

L’infezione da Escherichia coli

L’Escherichia coli è un tipo di batterio che può causare diverse malattie negli esseri umani, tra cui infezioni del tratto urinario, infezioni del sangue e diarrea. In gravidanza, un’infezione da E. coli può essere pericolosa sia per la madre che per il feto, e può causare complicazioni come la preeclampsia e la pretermine.

Per prevenire l’infezione da E. coli durante la gravidanza, è necessario seguire le stesse indicazioni che per gli altri agenti patogeni menzionati prima.

In caso di diarrea o sintomi di infezione, consultare subito un medico. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo possono prevenire complicazioni per la madre e il feto.

Perché non si possono mangiare salumi in gravidanza?

I salumi non sono raccomandati durante la gravidanza a causa del rischio di contaminazione, specialmente se fatti in casa. 

I salumi sono elaborati a crudo e possono essere contaminati da batteri nocivi sia durante la produzione che durante la conservazione. 

Per quanto riguarda i Salumi Caporale, l’attenzione rivolta alla salubrità durante tutto il processo lavorativo è molto alta a motivo della scelta di non usare conservanti. Tuttavia è bene considerare il periodo straordinario che rappresenta la gravidanza e limitare ogni possibile problema.

Salumi naturale, senza nitriti e nitrati

Quali sono gli insaccati che fanno male in gravidanza?

Possiamo dire che durante questa dolce attesa è meglio evitare i salumi in generale. Da un lato per i rischi di contaminazione biologica e dall’altro per il loro contenuto di sodio. 

Questo è vero principalmente per i salumi crudi, ma anche nel caso dei prodotti cotti è importante prestare attenzione a come sono conservati e serviti, perché la contaminazione può verificarsi lungo tutto il percorso fino alla tavola. 

Molte si chiedono se si può mangiare la mortadella in gravidanza. È un prodotto cotto, però solitamente la cottura raggiunge i 70 °C, il che non è sufficiente per eliminare i batteri nocivi. Per questo motivo sarebbe meglio evitarla.

Tuttavia è sempre bene essere accorti. Un esempio banale che possiamo portare è con il prosciutto cotto. Questo potrebbe essere stato cotto a temperature adatte, ma se al banco della gastronomia venisse affettato dopo un salume crudo contaminato, potrebbe comunque essere dannoso. 

Infine è bene menzionare altri due aspetti di cui tener conto, la presenza di conservanti chimici e di sale. 

Se vuoi approfondire perché è meglio scegliere salumi senza conservanti, clicca qui

Per quanto riguarda il sale tutti sappiamo gli effetti che ha sulla pressione sanguigna. Alcune complicazioni in gravidanza dell’eccessiva assunzione di sodio sono il sovrappeso, la preeclampsia e il parto prematuro. Per di più per il feto potrebbe interferire con l’adeguato equilibrio dei fluidi e dei minerali, essenziali per una crescita e uno sviluppo sani.

Ma allora quali affettati si possono mangiare in gravidanza?

Salumi in gravidanza: ecco quali si possono mangiare

In generale, durante la gravidanza è importante seguire una dieta equilibrata e varia che includa una vasta gamma di alimenti sani e nutrienti.

Con le attenzioni che abbiamo menzionato prima, è possibile mangiare salumi cotti, come prosciutto cotto di alta qualità. Tra i salumi crudi possiamo menzionare il prosciutto San Daniele DOP (vedi articolo del Consorzio di tutela del Prosciutto San Daniele).

Salumi come lo speck, la pancetta o il guanciale si possono consumare dopo una attenta cottura (vedi le temperature consigliate all’inizio).

Qual è la dieta ottimale in gravidanza?

Durante la gravidanza, è importante seguire una dieta equilibrata e varia che fornisca alla madre e al feto tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per una crescita e uno sviluppo sani. Di conseguenza la dieta della neomamma deve includere questi principali gruppi alimentari:

Proteine: carne magra, pollo, pesce, uova, fagioli e noci.

Carboidrati: cereali integrali, frutta e verdura.

Grassi sani: avocado, noci, semi e oli vegetali.

Calcio: latte, formaggio, verdura a foglia verde e tofu.

Ferro: carne rossa, pollame, pesce, spinaci, fagioli e lenticchie.

Acido folico: verdure a foglia verde, frutta, fagioli e cereali fortificati.

Vitamina D: latte, formaggio, uova e pesce grasso.

È importante anche limitare o evitare alimenti ad alto contenuto di sodio, zucchero e grassi saturi, nonché, come già menzionato, alimenti che possono contenere batteri pericolosi.

Ogni gravidanza è unica e può richiedere una dieta personalizzata in base alle esigenze individuali. Consultare il proprio medico o un professionista del settore alimentare per avere consigli personalizzati sulla dieta durante la gravidanza potrebbe essere un’ottima idea.

In questi nove mesi il delicato profumo dei tuoi affettati preferiti rappresenterà una grande tentazione, ma certamente dopo questa attesa mangiarli nuovamente ti farà vivere un’esperienza speciale. Nel frattempo ti facciamo i nostri migliori auguri e ti aspettiamo per gustare tutti i nostri prodotti senza conservanti dopo il parto per gustarli con tranquillità e serenità.